L'UNIVERSITA' DI PAVIA E INTERNE

Consultare libri di una biblioteca, con oltre 2 milioni di volumi, restando comodamente seduti sulla poltrona di casa, sembra fantascienza? No, e' il progetto del "Catalogo unico" dell'Ateneo pavese, che consentira' di accedere, via Internet, al patrimonio cartaceo di tutte le istituzioni della citta' lombarda. L'iniziativa, nata alla fine del 1995 e guidata dal professor Enrico Dallago, ha lo scopo di fornire a ricercatori e studenti uno strumento di lavoro efficiente, competitivo, regolarizzando l'utilizzo delle risorse ed offrendo alla citta' uno strumento di accesso ad un patrimonio culturale ricchissimo e poco conosciuto. Proprio la facilita' di utilizzo e l'interazione con il comprensorio sono i tratti caratteristici del progetto "Catalogo", che si integra valorizzando il sistema bibliotecario nazionale. "Al di la' del patrimonio delle biblioteche universitarie, il sistema potra' comprendere i cataloghi di tutte le principali realta' presenti sul territorio" spiega Roberto Schmid, rettore dell'Universita' di Pavia. Accanto alle istituzioni piu' strettamente connesse con l'Ateneo, come la Biblioteca universitaria che fa capo al ministero dei Beni culturali, il Policlinico San Matteo, l'Istituto Neurologico Mondino, sono gia' direttamente coinvolte tutte le altre realta' bibliotecarie. Quindi, un patrimonio vastissimo che interessa cinquanta biblioteche con oltre novecento volumi e 6.500 periodici, a cui va aggiunto un altro milione di libri posseduti dall'Universita'. "E' importante sottolineare che con questa iniziativa, costata anni di lavoro, Pavia e il suo territorio si presenteranno in un circuito internazionale - conclude Schmid -. La "cultura" spesso dimenticata e poco considerata, ha trovato nuovi sbocchi tecnologici". L'accesso al "Catalogo" sara' reso estremamente semplice grazie ad Internet e all'utilizzo dell'interfaccia World wide webb. Oltre alla consultazione, e' prevista la possibilita' del prestito del volume anche tramite Internet.

Spatola Giuseppe

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(20 febbraio 1997) - Corriere della Sera